WALLER, Edmund
Poeta inglese, nato a Coleshill il 9 marzo 1606, morto a Hall Barn il 21 ottobre 1687. Studiò a Eton e al King's College, Cambridge, che lasciò senza laurearsi. Possessore di una cospicua sostanza, entrò presto in parlamento. Nel 1631 sposò, contro il divieto fattogli, una ricca minorenne e gli fu inflitta una grave multa; ma nel 1634 la moglie morì. Probabilmente l'anno successivo il W. conobbe lady Dorothy Sidney, figlia del conte di Leicester: se ne invaghì e la celebrò sotto il nome di Sacharissa. Nella primavera del 1643 avvenne la congiura realista contro il parlamento, nota col nome di Waller's Plot. Arrestato, il W. si salvò con una piena confessione e ritrattazione che condusse a rovina altri congiurati; tuttavia fu imprigionato nella Torre, ma ne uscì pagando una multa e fu bandito dall'Inghilterra (1643). Partì allora per Calais, trasferendosi poi a Rouen. Nel 1645 uscì a Londra un suo volume di Poems contenente molte liriche già musicate da H. Lawes. Nel 1646 il W. fece un viaggio in Svizzera e in Italia. Sebbene durante l'esilio aiutasse, anche con proprio sacrificio, i realisti, nel 1651 si vide revocata la condanna. Tornato in Inghilterra, si stabilì a Beaconsfield, riconciliato col Cromwell, per il quale nel 1655 scrisse A Panegyric to my Lord Protector che gli fruttò la nomina a commissario per il commercio. Tuttavia nel 1660 salutò la restaurazione con una poesia To the King, upon His Majesty's Happy Return.
Nel 1661 pubblicò la poesia St James' Park; nel 1664 la raccolta delle sue opere poetiche; nel 1666 Instructions to a Painter; nel 1685 i Divine Poems. L'ultima raccolta delle sue opere poetiche la fece nel 1686, ma vi furono aggiunte postume nel 1690. Scrisse versi non per professione letteraria, anzi piuttosto come un gentleman; solo le circostanze e la lunga vita gli permisero di mettere insieme una notevole copia di liriche, un tempo ammirate più che non meritino. Salvo poche eccezioni, si tratta di componimenti brevi, quasi tutti di circostanza, che rivelano abbastanza buon gusto d'immagini, e una costante impeccabilità, ma che raramente hanno anima e vita poetica. Le sue prime poesie in distici rimati (couplets), specie quelle per la morte del duca di Buckingham, non rimasero senza effetto sulla prima maniera del Dryden. Ma sebbene il W. si dedicasse soprattutto alla cura della forma esteriore, verso la fine della vita scrisse versi di maggior dignità, nei quali le immagini non sono più preziose ma meglio legate alle idee e ogni distico racchiude un senso compiuto. Il poeta cui il W. più si avvicina è Th. Carew; ma egli è considerato il primo che abbia fatto dello stile semplice un'arte, inaugurando quel senso della finitura formale che, condotto alla perfezione dal Pope, fa del W. uno dei precursori del classicismo inglese.
Ediz.: Poetical Works, a cura di G. Thorn-Drury (The Muses' Library), Londra 1893 (unica ediz. critica, con accurata biografia).
Bibl.: E. Gosse, From Shakespeare to Pope, Londra 1885; id., Seventeenth Century Studies, ivi 1897.