Pseudonimo dello scrittore svizzero naturalizzato francese nel 1915 Edmond Flegenheimer (Ginevra 1874 - Parigi 1963). Ebreo aperto a influssi cristiani, in Écoute, Israel (1913-48), un lungo poema la cui pubblicazione fu iniziata sui Cahiers de la Quinzaine di Péguy, ha cantato la perenne vocazione d'Israele a campione del Dio unico e "unificante". Vastissima anche la sua produzione narrativa, spesso liberamente ispirata alla tradizione midrascica (Moïse raconté par les Sages, 1956, trad. it. 1980; Jésus raconté par le Juif errant, 1935; ecc.), saggistica (Pourquoi je suis juif, 1928; ecc.) e teatrale (Le message, 1904; Le juif du pape, 1925; Sainte Jeanne, 1936; ecc.).