CARO, Edme-Marie
Professore di filosofia alla Sorbona e membro dell'Accademia francese, nato a Poitiers il 4 marzo 1826, morto a Parigi il 13 luglio 1887. Dogmatico e battagliero seguace dello spiritualismo cousiniano, mise la sua bella tempra d'oratore e di polemista al servizio della propria fede, contribuendo, con perspicuità e probità esemplari, a diffondere fra il pubblico il gusto dei problemi filosofixi. Del pubblico egli conobbe tutti i favori e tutte le ingiustizie. Il Pailleron, nella commedia intitolata Le monde oùl'on s'ennuie, satireggiò crudelmente il C. e i suoi trionfi mondani. Come critico letterario fu de' primi a recare nell'indagine critica la preoccupazione filosofica, e a tentare l'analisi della coscienza collettiva, della psicologia sociale (La philosophie de Goethe, 1866; La fin du XVIIIe l'siècle, 1880, ecc.). Notevole risonanza ebbe un articolo in cui contrappose la Germania fatta oggetto dell'ironia di Heine, all'idealistica Allemagne di Madame de Staël. La raccolta delle sue opere, pubblicate dall'editore Hachette di Parigi, comprende 17 volumi. La moglie del C., Pauline Cassin, nata nel 1835, fu lodata scrittrice di romanzi, sotto il nome di P. Albane.
Bibl.: P. Janet, E.-M. C., in Revue bleue, 5 e 12 novembre 1887.