BOUTARIC, Edgard-Paul
Nacque a Châteaudun (Eure-et-Loir) il 9 settembre 1829, morì a Parigi il 17 dicembre 1877. Funzionario (dal 1852) negli archivî nazionali e capo (dal 1873) della sezione amministrativa, professore (dal 1869) di Istituzioni politiche, amministrative e giudiziarie della Francia nella École des Chartes e presidente della Società della scuola stessa, membro dell'Académie des Inscriptions (dal 1876) e del Comitato per i lavon storici e scientifici, contribuì soprattutto, con le sue numerose pubblicazioni e col suo insegnamento, ai progressi della storia istituzionale del Medioevo francese. Lo attirò particolarmente il sec. XIII e molti importanti aspetti della società francese di quel secolo furono da lui per la prima volta, grazie alla sua non comune familiarità con le fonti archivistiche e all'impiego di copiosi materiali prima ignorati, collocati nella giusta luce. Il suo primo grande lavoro, La France sous Philippe le Bel (Parigi 1861; ne è come un'appendice il saggio Notices et extraits de documents relativs à l'histoire de France sous Philippe le Bel, in Notices et extraits des manuscrits, XX, 1862, pp. 83-237), anche se in più di un punto ha bisogno di revisione, rimane un eccellente quadro d'insieme di quell'importante periodo, un bell'esempio del come si può tratteggiare la fisionomia multiforme di un regno, e può servire tuttora di efficace avviamento allo studio di talune fra le principali istituzioni medievali. Il famoso contrasto tra Filippo il Bello e il papa Bonifacio VIII e la fine dell'ordine dei Templari vi sono per la prima volta studiati con rigorosa obiettività di storico. Utile soprattutto come compilazione riassuntiva, benché non privo neppur esso di molti materiali di prima mano, è il volume sulle Institutions militaires de la France avant les armées permanentes (1863). Espressione completa della sua maturità e testimonianza durevole di tutte le sue qualità migliori - ricchezza d'informazione originale, discussione leale del documento, arte di suggerire le idee col semplice raggruppamento dei dati, conoscenza profondissima di tutto il Duecento - è l'opera Saint Louis et Alphonse de Poitiers (1870), ove indagò le origini dell'accentramento amministrativo, dimostrando come esso fosse, assai più di quanto si fosse fino allora creduto, avanzato ed in cosciente armonia con gl'interessi generali, e documentando con fatti nuovi la parte notevolissima che spetta a San Luigi nei progressi della civiltà ducentesca. Contributo di lunga lena ad una migliore conoscenza del suo campo prediletto è pure la sua coscienziosa edizione degli Actes du Parlement de Paris, negli Inventaires et documents publiés par ordre de l'Empereur sous la direction de M. le comte de Laborde, I (1863), dal 1251 al 1299; II (1867), dal 1299 al 1328: edizione ch'egli corredò di un'utile tavola metodica.
Lavoratore eccezionale, il Boutaric lasciò pure alcuni lavori notevoli sulla storia settecentesca. Pubblicò la Correspondance secrète de Louis XV sur la politique étrangère (1866, voll. 2), cui premise un notevole studio sul carattere e la politica personale di quel re, creduto fino allora incapace di libere iniziative.
Nel 1863 l'Académie des Inscriptions premiò un'ampia sua memoria su Vincenzo di Beauvais: di essa è a stampa un frammento soltanto, un saggio sulla conoscenza che Vincenzo di Beauvais e il suo secolo ebbero dell'antichità classica (in Revue des quest. histor., ottobre 1875).
Bibl.: Per la lista completa dei suoi lavori si veda lo scritto di A[lexandre] B[ruel], M. Edgard-Paul Boutaric, nel Polybilblion del gennaio 1878 (uscito anche a parte, Saint-Quentin s. a.). Si veda il giudizio, forse troppo severo, di G. Monod, in Revue historique, VI (1878), pp. 398-400.