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EDERA

di Fabrizio Cortesi - Enciclopedia Italiana (1932)
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EDERA (lat. sc. Hedera helix L.; fr. lierre; sp. yedra, hiedra; ted. Epheu; ingl. ivy)

Fabrizio Cortesi

L'edera comune appartiene al gen. Hedera (Tournefort ex-Linneo, 1737) della famiglia Araliacee; è comune in Europa, nell'Asia media, Giappone, Africa settentrionale e isole Canarie; ha fusto legnoso, ramoso, coi rami vegetativi muniti di ciuffi di piccole radici aeree che servono per adesione ai sostegni e foglie palmato-lobate con 3-5 lobi triangolari; i rami fertili non sono radicanti e hanno foglie intere, ovato-rombiche e acuminate; i fiori verdicci sono riuniti in ombrelle, il frutto è una bacca subdrupacea, globoso-conica, di colore nerissimo, nella specie tipica, giallo dorato nella var. chrysocarpa Walsh. o H. poëtarum Bert. L'edera ha proprietà amare aromatiche, astringenti e le sue foglie venivano usate esternamente per medicare le piaghe prodotte dai vescicatori, per uso interno come eccitanti, emmenagoghe e parassiticide. I frutti hanno azione venefica, per una sostanza acre (acido ederico?) contenuta nella polpa: ma essendo appetiti dai merli e dai tordi la pianta è coltivata nei roccoli. Gli antichi l'avevano dedicata a Bacco. A scopo ornamentale se ne coltiva una forma a foglie variegate di giallo. L'altra specie del gen. Hedera è l'H. colchica, spontanea dal mar Nero al Giappone, che viene spesso coltivata.

Vedi anche
rampicante In botanica, pianta che, avendo il caule esile e lungo, tale da non potersi mantenere in posizione eretta da solo, riesce a sollevarlo con opportuni adattamenti. Le piante r. possono essere volubili, se è lo stesso fusto che si avvolge a spirale attorno a sostegni rigidi (fagiolo, convolvolo), o scandenti ... liana Pianta radicata nel terreno che, per mettere le foglie nella posizione più adatta rispetto alla luce, si appoggia ad altre piante con il fusto o i rami, i quali, a internodi molto lunghi, sono troppo deboli per mantenersi eretti. Si distinguono l. erbacee e l. legnose: le prime sono annue (fagiolo, luppolo) ... menadi (gr. Μαινάδες) Donne seguaci del culto orgiastico di Dioniso, che celebravano nell’ebbrezza le feste in suo onore. Analogamente le sacerdotesse di Apollo divenivano m. quando erano invasate dal dio. Il termine, applicato talvolta anche ad altri culti orgiastici, è sostanzialmente sinonimo di baccan... Dioniso (gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus di apparirle in tutto il suo splendore, ma rimase incenerita dalla visione del fulmine di Zeus. D., ...
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Altri risultati per EDERA
  • edera
    Enciclopedia on line
    Pianta rampicante (Hedera helix; v. .) sempreverde tradizionalmente attribuita alla famiglia delle Araliacee, inclusa nelle Apiacee dalla moderna sistematica cladistica. I rami vegetativi emettono dal lato in ombra fitte e brevi radici, che aderiscono ai sostegni (se i rami sono sdraiati a terra esse ...
  • edera
    Dizionario di Medicina (2010)
    Erba perenne, della famiglia delle Araliacee. Nella medicina tradizionale si usava la pianta fiorita nelle bronchiti croniche o come sedativo locale; si usa estratto di foglie di e. in preparati locali anticellulitici.
Vocabolario
édera
edera édera (o èdera) s. f. [lat. hĕdĕra]. – Pianta rampicante sempreverde (Hedera helix), della famiglia araliacee, comune nella regione mediterranea, su muri, rocce, o nei boschi, e frequente anche nei giardini in diverse varietà; è una...
edèrico
ederico edèrico agg. [der. di edera]. – In chimica organica, acido e., sostanza cristallina, isolata dalle bacche dell’edera.
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