economia di territorio
loc. s.le f. Modello basato sulla rivitalizzazione del tessuto economico locale mediante l’incentivazione della produzione di un determinato territorio.
• nonostante per molti osservatori sia iniziata la zona Cesarini della legislatura un gruppo di deputati del Carroccio ha presentato, a sorpresa, un disegno di legge quadro per la creazione di nuove banche di territorio. Tra i primi firmatari il capogruppo a Montecitorio Marco Reguzzoni assieme ai colleghi Massimo Bitonci, Alessandro Montagnoli e Marco Maggioni. L’iniziativa è destinata a far discutere perché esistono 418 banche di credito cooperativo con 4.300 sportelli e un milione di soci, già dedite a sostenere l’economia di territorio. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 17 novembre 2010, p. 33, Idee & opinioni) • Il dibattito a sinistra finora ha prodotto idee sulla riconversione ecologica, sulla redistribuzione sociale, sull’economia partecipata, sullo sviluppo dell’economia di territorio valorizzando, come esemplari, alcune esperienze che contengono germi di nuova economia (Gas, Gat, cooperazione sociale…). (Aldo Carra, Manifesto, 31 luglio 2012, p. 15) • «Questa impostazione si propone di tutelare l’autenticità che ci contraddistingue, costituita da valori, paesaggi, acqua, storie, luoghi ‒ aggiunge [Debora] Serracchiani ‒, per favorire un’economia di territorio che si fonda sul buon utilizzo di tali patrimoni e beni comuni e sulla rigenerazione dell’esistente, quale più grande opera sostenibile da perseguire con tenacia e coerenza». (Maura Delle Case, Messaggero Veneto, 6 giugno 2015, p. 12).
- Composto dal s. f. economia, dalla prep. di e dal s. m. territorio.
- Già attestato nella Repubblica del 30 giugno 2000, Genova, p. VII (Aldo Lampani).