ecoedilizia
(eco-edilizia), s. f. Edilizia basata sul rispetto dell’equilibrio ambientale e della salute delle persone che la abitano.
• L’idea degli uomini di [Bill] Clinton è di puntare tutto sulla cosiddetta eco-edilizia; usare le più moderne tecnologie ambientali per rinnovare i vecchi edifici pubblici, rimpiazzare i sistemi di riscaldamento obsoleti e inquinanti, sostituire le lampadine tradizionali con le luci «led» che permettono un grande risparmio di energia, dipingere i tetti di bianco per riflettere il calore del sole, ristrutturare le finestre per permettere più luce e risparmiare ulteriore energia. L’eco-edilizia è fondamentale in una città come New York, dicono gli esperti della Clinton Foundation. (Alberto Flores d’Arcais, Repubblica, 17 maggio 2007, p. 16, Politica estera) • Si tratta di società manifatturiere che operano in vari settori, dal tessile all’alimentare fino all’automazione industriale, all’ecoedilizia e agli stampi; tutte realtà dinamiche, che hanno dimostrato uno spirito innovativo e la voglia di mettersi in gioco sui mercati esteri, (Maria Teresa Antognazza, Avvenire, 11 luglio 2013, Oggi Lombardia, p. 3) • Lo studio di Fondazione Impresa, che si basa sull’incrocio di dati provenienti principalmente da Istat, Terna, Ispra, Sinab ed Enea, fotografa lo stato dell’arte della green economy nel Belpaese utilizzando 21 indicatori standardizzati: energia pulita, risparmio energetico, riciclo rifiuti, bioagricoltura, eco-edilizia, diffusione di licenze Ecolabel, per specificare qualche parametro. Persino piste ciclabili, turismo ecologico, vendita di prodotti bio, edilizia e carbon intensity (emissioni per unità di pil). (Paola Caruso, Corriere della sera, 2 febbraio 2015, p. 18, Cronache).
- Composto dal confisso eco- aggiunto al s. f. edilizia.
- Già attestato nella Stampa del 20 maggio 1997, Genova e Levante, p. 1.