ECCELLENZA (lat. excellentia, da excellere)
Titolo per molto tempo riservato al sovrano, sia nel regno longobardo, sia nel regno franco; e più tardi anche all'imperatore, fino a Enrico VII, pur continuando a essere usato per i re (ad es., in Francia, fino a Luigi XI, il titolo di "eccellenza" compare, accanto all'altro di "alteaza", per designare il re). Se ne servirono nel sec. XV i principi italiani; e venendo ormai in uso i titoli di "maestà" e di "altezza" per i capi di stato, "eccellenza" divenne l'attributo degli ambasciatori e dei grandi funzionarî dello stato. Presso certe nazioni, specie in Spagna e in Italia, divenne termine di uso senza più connessione con una determinata carica.
In Italia è riservato ai personaggi compresi nelle prime quattro categorie delle precedenze a corte, cioè ai grandi ufficiali dello stato. Nella gerarchia ecclesiastica, oltre a determinati prelati, era attribuito abitualmente ai vescovi; quest'uso è stato legittimato con decreto della S. Congregazione del cerimoniale (31 dicembre 1930).