DE VALERA, Eamon (Edmondo)
Rivoluzionario irlandese, nato a New York il 14 ottobre 1882 da padre sudamericano e da madre irlandese. Fu educato nell'università cattolica di Dublino, e nel 1913 entrò nel movimento dei volontarî irlandesi. Nella ribellione di Pasqua a Dublino (24 aprile 1916) comandò un gruppo di rivoltosi, fu condannato a morte, ma poi amnistiato e liberato. Eletto deputato per l'East Clare, fu di nuovo arrestato per complotti rivoluzionarî, ma riuscì a fuggire negli Stati Uniti nel 1919. Era dal 1917 presidente dell'organizzazione rivoluzionaria Sinn Fein, e alla riunione del Dail (parlamento irlandese) del gennaio 1918 era stato preconizzato presidente della repubblica. Concluso il trattato di pace con la Gran Bretagna il 6 dicembre 1921, al quale egli aveva avuto parte importante, invitò gl'Irlandesi a respingerlo, perché voleva fosse escluso il giuramento di fedeltà al re. Il 6 gennaio 1922 il trattato fu approvato dal Dail con 64 voti contro 57 e il 9 il D. V. si dimise dalla presidenza. Continuò però a esistere un governo repubblicano clandestino, da lui appoggiato, che organizzò la resistenza armata contro il governo provvisorio dello stato libero d'Irlanda. La lotta, cruentissima e non meno atroce di quella fra gl'Inglesi e gl'Irlandesi prima del trattato, durò parecchi mesi; il D. V. fu catturato nel 1923 e poi liberato, e il 23 marzo di quell'anno egli si dichiarò sconfitto e ingiunse ai suoi seguaci di astenersi dal partecipare al Dail. Nel 1925 però il partito astensionista subì uno scisma e nell'agosto 1927 il D. V. rientrò nel Dail a capo di un gruppo chiamato Fianna Fail e prestò il giuramento, definendolo "una vuota formula politica".
Bibl.: v. irlanda: Storia; W. Alison Phillips, Revolution in Ireland 1906-1923, Londra 1923; S. Gwynn, The Hist. of Ireland, Londra 1923.