E' non è legno di sì forti nocchi
. Sonetto di stile ‛ aspro ' e ‛ petroso ', attribuito a D. da un gruppo di manoscritti derivati dalla perduta Raccolta Aragonese, dai manoscritti Magliabechiano VII 722, Laurenziano Strozziano 170, 332 della biblioteca del convento di S. Croce in Valladolid, e da altri ancora.
Il sonetto è anche compreso nei codici Chigiano L VIII 305, una fra le fonti del codice della Raccolta Aragonese, e Parmense 1081, anonimo, ma tra rime sicuramente di Cino da Pistoia, e a questo rimatore sarà assai probabilmente da assegnare, come propone il Barbi con documentato ragionamento.
L'attribuzione a D. dovette avvenire per qualche confusione dei trascrittori che, attingendo da una fonte in cui il sonetto era anonimo, lo credettero dantesco per affinità di contenuto e forma con le rime petrose.
Bibl. - E. Lamma, Di una sezione di rime dantesche, in " Giorn. d. " V (1897) 502-508; M. Barbi, La raccolta Aragonese, in Studi 216-326; ID, Per il canzoniere di D., in " Studi d. " VI (1923) 134-137; L. DI Benedetto, Nuovi contributi ciniani, in " Bullettino storico pistoiese " XXVIII (1926) 101-111 e 129-143; M. Barbi V. Pernicone, Intorno all'attribuzione del sonetto ‛ E' non è legno ' a D., in " Studi d. " XXVII (1943) 63-93; Contini, Rime 298-299.