DURANDO di San Porciano
Teologo e vescovo di Meaux, nato a Saint-Pourçain-sur-Sioule intorno al 1270-75 e morto a Meaux nel 1334. Fu chiamato dai contemporanei doctor modernus e doctor resolutissimus. Domenicano (del convento di S. Giacomo a Parigi), fu nominato maestro in teologia nel 1312 e fu lector sacri palatii alla corte pontificia di Avignone. In metafisica sostenne (divergendo dalla scuola tomistica) che solo la relazione di causa è relazione reale e che le altre, eguaglianza, identità, ecc. solo meramente ideali; in gnoseologia, considerò propriamente vera Solo la conoscenza dell'individuale, negando, nominalisticamente, la realtà oggettiva degli universali e anticipando così l'occamismo. In psicologia conciliò Platone e S. Agostino con Aristotele e S. Tommaso: notevole è qui la sua concezione, che gli atti spirituali non sono distinti dalle rispettive facoltà. Sua opera principale è un commento alle Sentenze di Pietro Lombardo, conservato in tre redazioni, la terza delle quali è edita (ed. principe, Parigi 1508).
Bibl.: J. Koch, in Beiträge zur Gesch. d. Philos. d. Mittelalters del Bäumker, XXVI, Münster in W. 1927. Per maggiore bibl. v. Ueberweg-Geyer, Grundr. d. Gesch. d. Phil., II, iiª ed., Berlino 1928, pp. 768-69.