Coletti, Duilio
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Penne (Pescara) il 28 dicembre 1908 e morto a Roma il 22 maggio 1999. Autore prolifico, affiancò alla regia l'attività di sceneggiatore, attraversando vari generi e ottenendo un buon successo di pubblico in particolare con i film bellici e storici.
Esercitò per un breve periodo la professione medica e nel 1933 si trasferì a Roma, dove esordì nel cinema, prima come sceneggiatore del film Il signore desidera? di Gennaro Righelli, e poi dietro la macchina da presa con Pierpin (1935), interpretato da Ermete Zacconi. Dopo alcuni film drammatici (Il fornaretto di Venezia, 1939, firmato con lo pseudonimo di John Bard) approdò al film storico d'avventura, girando, tra gli altri, La sposa dei re (1938), Capitan Fracassa (1940), La maschera di Cesare Borgia (1941), Il mercante di schiave (1942) e Il passatore (1947), dove dimostrò capacità di scrittura e senso dello spettacolo. Tra i suoi successi, si segnala in particolare Cuore (1948), interpretato da Vittorio De Sica nel ruolo del maestro Perboni e da Maria Mercader in quello della maestrina dalla penna rossa: del celebre romanzo il regista offrì una versione più attenta alla rievocazione dell'Italia di fine Ottocento che fedele ai sentimentalismi tipici dell'opera di De Amicis.Dopo la buona affermazione del cupo melodramma Il lupo della Sila (1949), negli anni Cinquanta C. attraversò con disinvoltura e mestiere generi diversi, passando dalla commedia (Miss Italia, 1950) a film di guerra (I sette dell'Orsa Maggiore, 1953; Divisione Folgore, 1954; La grande speranza, 1954, che gli valse un premio speciale al Festival di Berlino; Londra chiama Polo Nord, 1957), pur senza abbandonare il filone storico (Romanzo d'amore, 1950). Nel 1960 ottenne una candidatura al Festival di Berlino con un altro film ambientato durante la Seconda guerra mondiale, Sotto dieci bandiere, una delle sue opere più riuscite, ma contestata a causa del taglio filotedesco. In seguito, oltre alla regia (Il re di Poggioreale, 1961; Lo sbarco di Anzio, 1968) e alla sceneggiatura (Fräulein Doktor, 1969, di Alberto Lattuada), si dedicò anche alla produzione (Il processo di Verona, 1963, di Carlo Lizzani). Nel 1973 fu coregista con John Sturges del western all'italiana Valdez, il mezzosangue; terminò la sua attività con il film L'uomo di Corleone (1977).