Commediografo (Parigi 1648 - ivi 1724). Godette alla corte di Luigi XIV di una certa protezione, e fu "valet de chambre" del re, controllore dei suoi giardini a Versailles, infine direttore del Mercure Galant (1710-14), dopo la morte di Donneau de Visé. Si dedicò al teatro molto tardi, e fece rappresentare la sua prima commedia nel 1692 (Sanche Pança o Le négligent); dopo aver dato al Théâtre-Italien una dozzina di commedie, cominciò a far rappresentare le sue opere al Théâtre-Français, con Le chevalier Joueur (1697). Seguirono La noce interrompue e La malade sans maladie (1699), L'esprit de contradiction (1700), una delle commedie più famose del D., a sfondo autobiografico, Le double veuvage (1702), Le jaloux honteux de l'être (1708), La joueuse (1709), La coquette de village (1715), La réconciliation normande (1719), in cinque atti e in versi, Le mariage fait et rompu (1721), ecc. Pur imitando Molière, D. seppe creare alcune scene originali, vivaci per l'intrigo e il carattere dei personaggi, ma fu incapace di organizzare per intero e con coerenza una rappresentazione teatrale. Molte sue commedie ebbero tuttavia successo, che non mancò nemmeno a una sua operina, fra narrativa e filosofica, Amusements sérieux et comiques (1699, 2a ed. 1707).