DTP (Desktop publishing)
Gestione di testi e immagini, unificata nei concetti e nell’attuazione in un unico spazio logico e ambientale. L’evoluzione informatica è andata sviluppando software in grado di fornire interpretazioni digitali da applicare alle più sofisticate esigenze. Rivoluzionati i criteri e gli schemi del flusso di lavoro, le operazioni di prestampa hanno conseguito enormi vantaggi nella razionalità di intervento, nelle qualità di risultato e nella tempistica di esecuzione. La completa digitalizzazione consente, infatti, l’integrazione di tutti gli elementi grafici, l’interscambio, l’elaborazione e l’archiviazione. Nel desktop publishing interagiscono software dedicati a funzioni diverse – dalla generazione di un documento, alla sua memorizzazione, fino alla sua codificazione definitiva – assolte da formati applicativi e da formati di registrazione idonei, in base alla caratteristiche dei soggetti, alla gestione di immagini raster, riferite a elementi rappresentati come insieme di punti nella bit-map, e alla gestione di elementi vettoriali, rappresentati direttamente come comandi di tipo matematico. Le informazioni fornite dagli applicativi sono codificate dai formati di registrazione. Gli applicativi supportano nel flusso di lavoro in ambiente DTP la complessità costruttiva dei contenuti grafici, mirando ad avvalersi di linguaggi di reciproco utilizzo nella diversità delle funzioni, sia in fase di importazione sia di esportazione, dalla gestione delle immagini raster a quella degli elementi vettoriali, al fotoritocco, all’impaginazione. Per le immagini si memorizzano i valori tonali e cromatici di ogni pixel secondo la risoluzione richiesta, fattore condizionante l’occupazione di memoria: le figure al tratto richiedono soltanto 2 valori tonali (nero e bianco), 1 bit; il grigio 256 valori tonali (dal bianco al nero), 1 byte (8 bit); RGB e CMYK 256 valori tonali e cromatici a colore, rispettivamente 3 e 4 byte. Ai formati di registrazione spetta il compito di uniformare i dati elaborati dagli applicativi per consentire la loro lettura nella trasmissione ai successivi procedimenti in uscita. Tra i più utilizzati: Illustrator per la grafica vettoriale, JPEG e Tiff per immagini raster, EPS e PostScript per dati sia raster sia vettoriali, Photoshop per fotoritocco delle immagini, QuarkXpress, Page Maker e In Design per l’impaginazione. A oggi, il formato di maggiore impiego, per l’idoneità complessiva a memorizzare ogni tipo di informazione e a trasferire i dati generali nel flusso di lavoro, anche direttamente, al processo codificatore del RIP (Rater image processor), è il PDF (Portable document format).