Uomo politico (Parigi 1805 - ivi 1881). Diplomatico, eletto deputato nel 1842 si schierò all'opposizione. Dopo la rivoluzione del 1848 fu membro della Costituente; ministro degli Esteri nel primo gabinetto costituito dal principe-presidente Luigi Napoleone, agì per far trionfare la tesi dell'intervento contro la repubblica romana. Ambasciatore a Londra dal giugno 1849 al genn. 1851, ministro degli Esteri per pochi giorni nel genn. 1851, senatore dopo il colpo di stato del 2 dic., diresse la politica estera del Secondo Impero in due riprese (luglio 1852 - apr. 1855; ott. 1862 - sett. 1866): la prima volta, nella crisi d'Oriente, cercò di ottenere la collaborazione dell'Austria e, non essendovi riuscito, per sette anni rinunciò all'attività politica; la seconda volta, reagendo alle tendenze giudicate troppo italofile del suo predecessore É.-A. Thouvenel, concluse nel 1864 con l'Italia la convenzione di settembre.