DRONERO (A. T., 24-25-26)
Piccola città del Piemonte (provincia di Cuneo), a 619 m. s. m., presso lo sbocco della Maira sull'altipiano di Cuneo, con 2657 ab.: il suo comune ne conta 6627. Situata sopra una collina, in bella posizione, è divenuta una stazione di villeggiatura estiva. Il territorio, fertile e ben irrigato (superficie kmq. 58,90) produce cereali, vino, foraggi, patate, frutta. Vi sono fabbriche di arnesi agricoli, piccole officine meccaniche, fabbriche di paste alimentari, filande.
Storia e monumenti. - È l'antica Dragonero, secondo una denominazione di oscura origine. Appartenne alla contea di Auriate, poi fu sotto i marchesi di Busca, e verso la metà del sec. XIII sotto quelli di Saluzzo. Estinti questi passò col resto del marchesato ai duchi di Savoia. La chiesa parrocchiale ricostruita e ampliata nel sec. XV e rimaneggiata più tardi, conserva di antico il campanile e il portale gotico, opera dei fratelli de Zabreriis (1455).
Nell'interno di Dronero, varie case dei secoli XIV-XV, alcune con decorazioni in cotto. Nei dintorni il santuario di N. S. di Ripoli e l'antica chiesa di S. Ponzio. Più oltre, a Villar S. Costanzo, l'importante chiesa di S. Costanzo (sec. XII).
Bibl.: G. Casalis, Diz. geogr. stor. d. stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1833 segg.; G. Manuel di S. Giovanni, Mem. stor. di D. e della valle di Maira, Torino 1868; C. Ponzo, L'antica chiesa di S. Costanzo del Villar, ecc., in Arte e storia, XIV (1895), pp. 9-12; P. Toesca, St. dell'arte it., I, Torino 1927, p. 525 segg.