DROBETA (Drubetae)
Località dell'antica Dacia, posta sulla riva sinistra del Danubio, tra Viminacium e Ratiaria, nel punto in cui il fiume supera gli ultimi contrafforti transilvani per entrare nella Piccola Valacchia, oggi Turnu-Severin. Fu centro di collegamento tra le regioni occidentali e la Dacia.
Fu municipium nell'età adrianea, e sicuramente era già importante castrum sin dai primi momenti della seconda guerra dacica, allorché quivi fu gettato il ponte sul Danubio. Il ponte e il castrum furono affidati alla custodia della Coh. III Campestris che venne sostituita durante il III sec. dalla Coh. I Sagittariorum.
Il centro militare era formato da un castrum la cui rappresentazione è stata identificata nei rilievi della Colonna Traiana a Roma (E. Cichorius, Traianssäule, xcviii-xcix). Data l'importanza quale punto di smistamento di strade per e dalla Dacia, D. presenta una serie di sovrapposizioni di fortificazioni, contenute, però, quasi sempre nelle dimensioni del primo castrum (m 137,50, × 123). Alla forma primitiva del castro traianeo si trova sovrapposto un altro centro fortificato di età costantiniana e, infine, uno di età giustinianea. Della prima fase si sono riconosciuti, come nella rappresentazione della Colonna Traiana, gli horrea e le tracce del praetorium con le strade che conducono ad esso, tutte porticate, la via decumana essendo la sola senza colonnato.
All'epoca di Costantino, D. subisce una trasformazione radicale; si conservano solo i muri perimetrali del vecchio castro traianeo, ma essi vengono rialzati e rinforzati con materiale formato dai monumenti della città anteriore alla trasformazione costantiniana. Le torri delle porte vengono spostate ora all'esterno, mentre tutte le costruzioni interne vengono disposte intorno alle due vie principali. Alla intersezione si ha una forma di croce. Entro questo porticato trovano posto le abitazioni dei nuovi abitanti, militari e civili dell'età di Costantino. L'ultimo tentativo dell'Impero orientale di mantenersi a N del Danubio è fatto attraverso la fortezza di Giustiniano, installata in un solo angolo del centro costantiniano. È un semplice torrione circondato da una fortificazione poligonale. Il materiale di costruzione, questa volta, è formato tanto da quello dell'età antecedente a Costantino quanto anche della sua fortezza. Sotto Giustino II la vita della città si spegne e di tutte e tre le fortificazioni non rimangono che piccoli frammenti. Fuori del castro, piuttosto vicino al ponte, si trovano le terme, le più grandi e le più complesse di tutta la Dacia. In quanto al ponte traianeo i resti che oggi si vedono ancora, tanto sulla sponda destra quanto su quella sinistra, indicano in modo evidente che la strada di accesso al castro si faceva attraverso la torre angolare N-O.
Bibl.: Gr. Florescu, RIR, III, i, 1933, p. 32 ss.; D. Tudor, Oltenia Romana, Bucarest 19582, p. 149 ss.; D. Adamesteanu, Ferdinando Marsigli, il primo archeologo della Romania, Roma 1942; D. Tudor, Religiöse Denkmäler aus Drobeta, in Izvestija na Balgerinska Archeologeski Institut, XVI, 1950, p. 159 ss.; A. Bărcăcilă, in Studii si cercetari de istorie veche, VIII, 1957, p. 323 ss.
(D. Adamesteanu - G. Florescu)