DRAVA (ted. Drau; A. T., 17-18-19 e 77-78)
Fiume delle Alpi Orientali, che nasce in Italia, presso il Passo di Dobbiaco (m. 1209); nel suo corso, lungo 750 km., passa attraverso l'Austria, la Iugoslavia, indi segna per un lungo tratto il confine tra Iugoslavia e Ungheria e infine si getta nel Danubio, di cui è il maggiore affluente di destra, in territorio iugoslavo. Lo spartiacque fra Drava e Rienza (Adige) è assai incerto, tanto che gli alti corsi di questi due fiumi scorrono - in direzione opposta - in un'unica, ampia valle longitudinale (Val Pusteria). Quindi la Drava scende ripida nella conca di Lienz (m. 673), dove, ricevuto alla sua sinistra l'Isel continua in uno stretto solco, sempre longitudinale (Ober Drau Tal), fino alla conca di Spittal (m. 554), dove accoglie le acque del Möll; indi prosegue in un'ampia valle alluvionale (Unter Drau Tal) fino all'estesa conca di Klagenfurt, che percorre sul lato meridionale (Rose Tal), ricevendo a destra il Gail, a sinistra il Gurk. Di qui il suo corso diventa trasversale (Jaun Tal, m. 449) e, ricevuto da sinistra il Lavant, proveniente dalle Alpi di Stubai, s'incassa entro la gola dei Pohorj e Planina (Bacher Gebirge) per sboccare poi a Maribor (Marburg) nella conca di Ptuj (Pettau, m. 221). La Drava entra presso Varazdin (m. 173) nella pianura pannonica che segue lungo i colli della Slavonia, formando da Legrad - dove riceve la Mura (Mur) proveniente dalle Alpi Stiriane - fin presso Sveti Juraj il confine fra l'Ungheria e la Iugoslavia. Di qui, attraverso parecchi meandri rettificati nel 1887, viene a Osijek (Esseg, m. 94) sull'orlo di una zona paludosa (Mala Dunav) e si unisce al Danubio, circa 20 km. a oriente della suddetta città. La Drava è ricca di acque, con un regime nettamente alpino, con minimi invernali e con forti portate in estate. Navigabile da Villaco in giù per piccoli natanti, nella regione montuosa gela in media per 18-20 giorni all'anno. Lungo la sua valle, dal sec. VI le popolazioni slave penetrarono entro la massa alpina, fino alla conca di Klagenfurt, a contatto con i Tedeschi.
Bibl.: N. Krebs, Das Klagenfurter Becken, in Geogr. Zeit., 1909; G. A. Lukas, Kärnten und Steiermark, in Geogr. Zeit., 1921; N. Krebs, Die Ostalpen, 2ª ed., Stoccarda 1928.