DOVER (A. T., 47-48)
Città dell'Inghilterra, nella contea del Kent, situata a 51°7′ N. e 1° 19′ E., uno dei Cinque Ports (v.), base navale sino al 29 settembre 1923 e porto di scalo, giustamente considerata come "chiave e porta d'Inghilterra". Il porto non è protetto naturalmente, ma la sua vicinanza con il continente ha giustificato la costruzione, nel lato ovest, del grande Molo dell'Ammiragliato (lungo 1218 metri, raccordato con la rete ferroviaria principale; serve all'attracco dei postali dal continente) in sostituzione di una lunga serie di lavori portuali, che risalgono fino ai tempi dei Tudor. La città moderna, con 42.460 ab. (1926), si estende specie tra il Castle Rock e lo Shakespeare Cliff; grazie alla spiaggia, al clima e alle buone comunicazioni con Londra, sta diventando una frequentata stazione balneare.
Monumenti. - Il castello, assai interessante benché molto restaurato, domina dall'alto il Passo di Calais. La sua cortina, con torri quadrate e rotonde, racchiude una vasta area, con varie costruzioni: un antico faro, in parte romano, un torrione quadrato romanico, costruito da Enrico II (1170), ora contenente una collezione d'ami e di armature, la chiesa di S. Maria in Castro, fabbricata con mattoni romani, forse del sec. XI, ma radicalmente restaurata nel sec. XIX. Il palazzo della Maison Dieu, conserva molto del suo aspetto medievale.
Storia. - Dover, l'antica Dubris, era fin dall'epoca romana uno dei porti principali della Bretagna per il traffico col continente. Giulio Cesare non era riuscito a approdarvi; quando più tardi cadde sotto la dominazione romana, divenne sede fortificata. Creato nel Medioevo uno dei Cinque Ports per la difesa della costa meridionale inglese, forniva venti navi e ricevé in cambio dal re Edoardo il Confessore varì privilegi. Dover accettò il dominio di Guglielmo il Conquistatore, a patto però di conservare le antiche libertà e una fortezza normanna fu costruita sulle fondazioni romane. Più tardi Dover divenne luogo di approdo dei pellegrinaggi diretti a Canterbury sulla tomba di Tommaso Becket, e nel 1203 fu fondata da Hubert de Burgh, conestabile del castello di Dover, la Maison Dieu come luogo di riposo per i pellegrini. Il castello di Dover fu distrutto in cruente lotte fra Inglesi e Francesi e nelle guerre civili. Durante la guerra mondiale era il quartier generale della famosa pattuglia di Dover (Dover Patrol) per la lotta contro i sottomarini; da qui essa partiva la notte sopra il 23 aprile 1918 per l'eroica incursione contro Zeebrugge.
Azioni navali. - Il 24 agosto 1217 vennero a conflitto una squadra inglese dei Cinque-Ports a sostegno di Enrico III d'Inghilterra, contro una squadra francese composta di 80 navi capitanate dal corsaro fiammingo Eustachio il Monaco. Gl'Inglesi, comandati da Hubert de Burgh, ebbero la vittoria. Le navi francesi in gran parte si salvarono con la fuga. Eustachio, catturato, venne decapitato. Il 29 maggio 1652 avvenne presso Dover un'altra battaglia navale, combattuta fra una squadra olandese di 40 navi, comandata dal van Tromp e una inglese di 25, comandata dal Blake (v.). Gli Olandesi si erano avvicinati a Dover in cerca di riparo dal cattivo tempo; il governatore della città intimò che ammainassero la bandiera, ma il Tromp rifiutò. Intervenne l'ammiraglio inglese e si venne a battaglia, benché non esistesse stato di guerra fra le due nazioni. La battaglia durò 4 ore, e alla fine gli Olandesi si ritirarono avendo perduto solo 2 navi. Cominciò così la guerra fra Inghilterra e Olanda, nella quale si affermò e consolidò il predominio navale inglese.
Bibl.: S. P. Statham, History of the castle, town and Port of Dover, Londra 1899; F. Maddox Hueffer, The Cinque Ports, Edimburgo 1900.