Scott, Doug
Iniziò ad arrampicare a 12 anni e ben presto s'interessò a tutte le tecniche che si possono adottare sulle grandi pareti, facendo esperienza nello Yosemite, in Norvegia e nell'Isola di Baffin. Più tardi si dedicò anche all'alpinismo vero e proprio, fino a partecipare a ben 45 spedizioni. In queste salì 40 cime, metà delle quali inviolate, tutte per vie nuove o almeno per la prima volta in stile alpino. In questi exploit non usò mai l'ossigeno, a eccezione della prima sulla Sudovest dell'Everest. Fra le sue prime si ricordano: Koh-i-Bandaka (Hindukush, Karakorum), parete Sud (1967); El Capitán, via Salathé, prima britannica (1971); Monte Asgard (Isola di Baffin), Pilastro Est (1972, con Dennis Hennek); Pic Lenina (Caucaso), Sperone Sudest (1974); Monte McKinley (Alasca), parete Sud, prima in stile alpino per via nuova, con Dougal Haston (1976); Monte Kenya, parete Est via diretta (1976); in Nepal, Kangchenjunga, Cresta Nord in stile semialpino (1978, con Peter Boardman e Joe Tasker), Kussum Kangguru e Nuptse, versante Nord (1979, con Georges Bettembourg, Bryan Hall e Allan Rouse); Shivling (India), Pilastro Est (giugno 1981, con Bettembourg, Greg Child e Rick White, 13 giorni, in stile alpino); in Tibet Punga-Ri e Shisha Pangma, parete Sudovest (1982, con Alex McIntyre e Roger Baxter-Jones, in stile alpino); Baruntse (Nepal), prima ascensione della Cima Est e Chamlang (1984); Diran (Karakorum, 1985); Jitchudrake (Bhutan), parete Sud (1988, in stile alpino). Oltre alla ripetizione del Broad Peak (1983, 8047 m), vanno menzionati anche i suoi viaggi di arrampicata nell'India meridionale (1986) e a Wadi Rum in Giordania (1987), come la prima del Tarso Teiroko (Tibesti, Sahara, 1965) o il viaggio di esplorazione al Cilo Dag (Turchia, 1966). In ultimo citiamo le sue due avventure più importanti: la salita dell'Everest, parete Sudovest (1975, con Haston), con bivacco notturno sull'anticima Sud (8760 m); e la prima ascensione dell'Ogre (1977, 7285 m) in Karakorum, dove si ruppe entrambe le caviglie e fu costretto a una odissea di giorni per tornare, letteralmente strisciando sulle ginocchia, aiutato dai compagni sfiniti. Nel maggio 1995 salì la Piramide Carstensz (4884 m) nell'Irian Jaya (Nuova Guinea indonesiana), completando così le seven summits.