DOSIADA (Δωσιάδας, Dosiădes)
Scrittore appartenente a una cerchia di poeti che vissero o s'incontrarono nell'isola di Coo durante il più florido periodo dell'alessandrinismo, verso la 1ª metà del see. III a. C., e coltivarono soprattutto il genere pastorale. Di Dosiada abbiamo un carme figurato, l'Altare (Βωμός): uno di quei carmi, technopaegnia, com'è anche la Zampogna di Teocrito che non solo erano pieni di enigmatica dottrina, ma con la varia lunghezza e disposizione dei versi imitavano la forma di certi oggetti. Sembra che Dosiada fosse originario di Creta, e che debba identificarsi con l'omonimo autore di Storie cretesi (Κρητικά) di cui si conserva qualche frammento.
L'Altare è conservato nell'Antologia Palatina e nel corpus delle poesie teocritee: edizioni Häberlin, Carmina figurata, Gottinga 1887; Wilamowitz, Bucolici graeci, Oxf0rd s. a.
Bibl.: F. Susemihl, Geschichte der griech. Litter. in der Alexandrinerzeit, I, Lipsia 1891, p. 184; A. Rostagni, Poeti alessandrini, Torino 1916, pp. 172 segg., 201 segg., 344 segg., 352 segg.