dose
dòse [Der. del gr. dósis "il dare", da dìdomi "dare"] [LSF] Quantità determinata d'una sostanza, considerata in sé stessa o rispetto ad altri ingredienti che con essa formano un composto o una miscela. ◆ [FME] Nella radiologia e nella radioterapia, sia la quantità di radiazione (X, gamma, ecc.) emessa dalla sorgente radiante (d. fisica), sia quella assorbita dai tessuti, la quale può provocare effetti biologici (d. biologica) o curativi (d. terapeutica). Poiché gli effetti biologici variano in rapporto alla distanza della sorgente e ai corpi che le radiazioni incontrano ai fini delle applicazioni pratiche si considerano altri tipi di d.: la d. incidente, cioè quella che giunge al corpo irradiato attraverso l'aria; la d. aggiunta, costituita dalle radiazioni emanate dal corpo irradiato e che si somma alla precedente dando luogo alla d. efficace (v. radiazioni ionizzanti, protezione dalle: IV 670 b), va considerata sia alla superficie del corpo irradiato (d. di superficie), sia nella sua profondità nel punto che si vuole irradiare (d. di focolaio); quest'ultima risulta inferiore a quella di superficie, rispetto alla quale si esprime in percentuale (d. percentuale profonda). La quantità di radiazione assorbita dal corpo irradiato si dice d. volume; la somma complessiva della d. fisica e di quelle relative al corpo irradiato si indica come d. di radiazione. Rispetto agli effetti biologici, si considerano: d. di emidistruzione, che distrugge, cioè, il 50 % del campione biologico di prova; d. di tolleranza, cioè non lesiva di un organismo sano; d. epidermicida, lesiva cioè dell'epidermide; d. epilazione, che provoca la caduta dei peli e dei capelli; d. eritema, che produce fenomeni vasomotori e infiammatori regressivi; d. carcinoma (o sterilizzante), capace di distruggere completamente un tumore maligno. Nell'ambito più propr. metrologico si usano assai meno locuz. e grandezze: relativ. a queste ultime, si considerano principalmente la d. assorbita e l'equivalente di d., ricordate più oltre. ◆ [FME] D. assorbita, o semplic. d.: l'energia trasferita dalla radiazione alla massa unitaria del materiale irradiato; l'unità di misura SI è il gray (Gy), che ha sostituito la precedente unità rad: v. fisica sanitaria: II 622 a. ◆ [FME] D. assorbita puntuale: energia assorbita a unità di massa nell'intorno di un punto: v. dosimetria clinica: II 231 d. ◆ [FME] D. di gruppo: d. di radiazione che, secondo determinati modelli, verrà ricevuta dai vari gruppi di individui (lattanti, bambini, adulti) di una determinata popolazione: v. radioprotezione: IV 724 e. ◆ [FME] D. efficace: v. sopra: [FME]. ◆ [FME] D. efficace collettiva: la somma delle d. efficaci ricevute dai singoli individui del gruppo o della popolazione: v. radiazioni ionizzanti, protezione dalle: IV 670 b. ◆ [FME] D. frazionata: v. radiazioni ionizzanti, effetti biologici delle: IV 667 c. ◆ [FME] Curva di trasmissione di d. in profondità: v. dosimetria clinica: II 231 f. ◆ [FME] Equivalente di d.: misura l'efficacia biologica di una radiazione relativ. a una radiazione di riferimento (v. fisica sanitaria: II 622 f); l'unità di misura è il sievert (Sv), che ha sostituito la precedente unità ren. ◆ [FME] Indice di d. per la tomografia computerizzata: v. diagnostica medica per immagini: II 112 e. ◆ [FME] Limitazione delle d. individuali: v. radiazioni ionizzanti, protezione dalle: IV 671 a. ◆ [FME] Metodi di misurazione della d.: v. dosimetria clinica: II 231 d. ◆ [FME] Sorgenti di d. esterne al paziente: v. dosimetria clinica: II 231 f. ◆ [FME] Sorgenti di d. interne al paziente: v. dosimetria clinica: II 232 e.