Scrittore statunitense (Chicago 1896 - Baltimora 1970). Scrittore di grande impegno civile e politico, nelle sue opere ha dipinto la vita politica e sociale americana del primo trentennio del Novecento sperimentando la tecnica narrativa dell'"obiettivo", affine alla tecnica cinematografica. Nel 1967 gli fu conferito il premio internazionale Feltrinelli per la narrativa.
Diplomato nel 1916 all'università Harvard, il D. P. rimase dal 1917 al 1919 in Italia e in Francia, addetto a un reparto di sanità dell'esercito americano che partecipò alla guerra mondiale. Le sue prime opere sono due romanzi autobiografici sulla guerra (One man's initiation, 1920; Three soldiers, 1921), ma trovò il proprio terreno nel romanzo sociale affermandosi con Manhattan transfer (1925), Orient express (1927), e la trilogia U.S.A. (The 42nd parallel, 1930; Nineteen nineteen, 1932; The big money, 1936); quest'ultima, che dipinge la vita politica e sociale americana dai primi del 1900 fino agli anni Trenta, rimane la sua opera più significativa. Nella nuova trilogia Adventures of a young man (1939) Number one (1943), The grand design (1949), dove dipinge un quadro pessimistico dell'America contemporanea, mostrandosi incapace di offrire alternative positive, Dos P. scopre la debolezza delle sue posizioni iniziali, essenzialmente romantiche e idealistiche. La medesima parabola, dall'aggressivo anticonformismo dell'età rooseveltiana all'abbandono della fede socialista maturato nel dopoguerra, all'ultima posizione di estremo conservatorismo, si rivela nei saggi d'ispirazione sociale, tra i quali citiamo: Rosinante to the road again (1922); The ground we stand on (1941); State of the nation (1944); The prospect before us (1950); The theme is freedom (1956); The men who made the nation (1957); Prospects of a golden age (1959). Ha scritto inoltre alcune commedie (The garbage man, 1926; Airways, Inc., 1929) e libri di viaggio (In all countries, 1934; Journeys between wars, 1938, ecc.). Tra gli ultimi libri: The great days (1958); Introduction to Brazil (1963); Brazil on the move (1963); Occasions and protests (1964); World in a glass (1965); The shackles of power (1966). In The best times (1966) ha tracciato la sua autobiografia fino al 1936.