DORYKLEIDAS (Δορυκλεῖδας)
Scultore "dedalico", di origine spartana, fratello di Medon (= Dontas?), della fine, VIII-prima metà VI sec. a. C. Pausania (v, 17, 1) lo dice, allievo dei cretesi Dipoinos e Skyllis, attivo ad Olimpia ove eresse nel santuario dell'Altis una statua crisoelefantina di Themis, madre delle Stagioni, gruppo di mano di Smilis di Egina. La statua era di grandi dimensioni e, probabilmente, non formava gruppo con le Stagioni, ma doveva stare tra queste e le cinque Esperidi, opera di Theokles. Il Langlotz aveva proposto di attribuire a D. e Medon la testa di Hera trovata ad Olimpia, variamente datata (il Dörpfeld la poneva all'XI sec.); ma Picard nota che essa è anteriore al periodo di attività dei due fratelli scultori.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, pp. 46-48; M. Collignon, Hist. de la Sculpt. gr., I, Parigi 1892, p. 230; K. Wernicke, in Jahrbuch, IX, 1894, p. 105 ss.; C. Robert, in Pauly-Wissowa, V, 1903, c. 1577, s. v.; W. Klein, Geschichte d. griech. Kunst, I, Lipsia 1904, pp. 105, 399; W. Amelung, in Thieme-Becker, IX, 1913, p. 492, s. v.; E. Langlotz, Frühgriechische Bildhauerschulen, Norimberga 1927, p. 91; Ch. Picard, Manuel, I, Parigi 1935, pp. 129 (nota 7), 161, 443 (nota 1), 462; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 30.