SCHLEGEL, Dorothea von
Figlia di M. Mendelssohn, nata a Berlino il 24 ottobre 1763, morta a Francoforte il 3 agosto 1839. Andata sposa nel 1783 al banchiere Simon Veit dal quale ebbe due figli, Johannes e Philipp, poi pittori nazareni, incontrò nel 1797 a Berlino Friedrich Sch., e ne divenne prima l'amica e compagna, poi (1804), la moglie legittima. Si convertì prima al protestantismo (1804) poi al cattolicesimo (1808). Fu a Roma dal 1818 al 1830.
Vissuta fra letterati, fu da ragioni pratiche spinta ella medesima a scrivere. Donna modesta e pronta a sacrificarsi, talento ricettivo, fornì traduzioni e rifacimenti, fra l'altro della Geschichte des Zauberers Merlin (1804), e di un libro cavalleresco, Lother und Maller (1805). Incompiuto rimase il romanzo Florentin (1799-1800), imitazione del Meister goethiano, con derivazioni dallo Sternbald di L. Tieck e dalla Lucinde di Fr. Schlegel: libertà erotica, vagabondaggio, dilettantismo artistico.
Ediz.: Florentin, Ein Roman a cura di Fr. Schlegel, I, Lubecca-Lipsia 1801. La Geschichte des Zauberers Merlin e Lother und Maller sono ristampati nei Sämmtliche Werke di Friedrich Sch., VII, Vienna 1846. Degli epistolarî, più importanti sono: Der Briefwechsel Fr. und D. Sch.s 1818-20, während D.s Aufenthalt in Rom, ed. H. Finke, Kempten 1923; D. von Sch... und deren Söhne Johannes und Philipp Veit. Briefwechsel, ed. J. M. Raich, voll. 2, Magonza 1881. L'elenco completo delle lettere a stampa di e a D. Sch. dà J. Körner, Briefe von und an Friedrich itnd D. Sch., Berlino 1926, pp. 660-79.
Bibl.: F. Deibel, D. Sch. als Schriftstellerin, Berlino 1905; H. Finke, Über Friedrick und Sch., Colonia 1918.