Gemma ascellare che non si sviluppa in ramo, ma conserva la possibilità di farlo. Le gemme d. (dette anche criptoblasti), si trovano soprattutto nella parte inferiore dei rami o del fusto delle piante legnose; esse perdono le perule, e ne resta solo l’asse che si allunga un po’ ogni anno, rimanendo nascosto nella scorza dell’albero, anche per diversi anni (per un secolo nella quercia). Spesso, in seguito all’asportazione della parte soprastante del ramo oppure del fusto, le gemme d. si sviluppano generando rami (rami o germogli preventivi o polloni). Su tale capacità si fonda la pratica del ceduo per ottenere polloni.
D. si dicono anche primordi di radici caulogene che di solito non si sviluppano; per es., i rami di salice sono forniti di numerosi primordi radicali d.; si può provocare il loro sviluppo con l’umidità e la mancanza di luce.
I sette d. I sette fanciulli di Efeso che, secondo la leggenda cristiana, furono rinchiusi in una caverna per ordine dell’imperatore Decio e si svegliarono dopo due secoli durante il regno di Teodosio II. La grotta della leggenda, frequentato luogo di pellegrinaggi, è stata identificata dagli archeologi sul fianco del Panayir Dağ; nei pressi si trovano un cimitero e una chiesa.
Nell’attrezzatura navale, d. di un cavo, il punto dove è assicurato uno dei capi di una manovra corrente, per es. l’estremità fissa del cavo di un paranco, mentre l’altra si chiama tirante. Nel descrivere quindi il percorso di una manovra corrente si dice che essa fa d. in un certo punto di una vela, di un pennone, di un paranco ecc. Manovre d. I cavi che per la loro funzione rimangono sempre fissi.
Nella tecnica delle costruzioni, trave di legno, generalmente non soggetta a flessione, inserita orizzontalmente in una struttura con funzione di collegamento delle testate delle travi sovrastanti e di ripartizione sulla superficie di appoggio sottostante dei carichi trasmessi dalle testate medesime.