DORILAO
(Δορυλάειον, Dorylāum) - Antica città d'origine frigia, che ebbe fin dal sec. VI a. C. relazioni con la civiltà greca, tantoché ne venne eonsiderato come fondatore Dorileo di Eretria. Si trovava nella Frigia Epitteto, su un piccolo torrente che si unisce al Tembris, tributario a sua volta del Sangario. È raramente ricordata dalla tradizione. Appare nell'età dei Diadochi durante la guerra fra Antigono e Lisimaco. Passò poi ai Seleucidi quando il regno di Lisimaco fu da essi rovesciato, poi ai re di Pergamo dopo la battaglia di Magnesia, infine fu incorporata da Silla alla provincia romana d'Asia col conventus iuridicus di Sinnada, di cui fece parte. I Dorilesi accusarono di malversazione al senato romano il pretore L. Flacco, che fu difeso da Cicerone. Nell'età imperiale romana conosciamo per via epigrafica sei tribù che prendevano il nome da divinità e da Augusto. Dorilao ebbe importanza commerciale, e fioriva ancora nell'età bizantina, perché vi convergevano parecchie strade, da Filadelfia, da Apamea Ciboto, da Laodicea Combusta, da Iconio, ecc. Ci rimangono monete imperiali da Vespasiano a Filippo il Giovane. Il Leake l'identificò con Eskişehir.
Bibl.: W. Ramsay, Asia minor, Londra 1890, pp. 16, 40, 49, ecc.; id., Cities and Bishoprics of Phrygia, Oxford 1896, pp. 15, 224, 240, 247 segg., ecc.; Radet, in Nouv. arch. miss. scientif., 1895, p. 429 segg.; Athen. Mittheil., XX (1895), p. 1; XXI (1896), p. 261; XXII (1897), p. 480; XXIII (1898), p. 362; XXV (1900), pp. 409, 425, 445; W. Larfeld, nel Jahresbericht del Bursian, LXXXIII (1895), p. 380; V. B. Head, Hist. Num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 672; Catal. Brit. Mus., Phrygia, ed. Head, pp. lvii e 125, tav. xxv.