dopo-urne
(dopo urne), s. m. Periodo successivo a una consultazione elettorale.
• Il Cavaliere apre anche alla «sinistra di buona volontà» per il dopo urne. Oggi da [Giorgio] Napolitano Lega, Udc, Rifondazione e An. E [Walter] Veltroni lancia un appello alla Cdl: «Un anno per le riforme, poi al voto». (Repubblica, 28 gennaio 2008, p. 1, Prima pagina) • Sul «dopo», [Giorgio] Napolitano lascia aperto ogni scenario. «[Mario] Monti è un senatore a vita che ha il suo studio a palazzo Giustiniani dove potrà ricevere chiunque, dopo le elezioni, volesse chiedergli un parere, un contributo o un impegno». Ecco, è quell’«impegno o contributo» del dopo-urne che ha fatto scattare le malizie e gli attacchi di alcuni esponenti politici. (Lina Palmerini, Sole 24 Ore, 23 novembre 2012, p. 13, Verso le elezioni).
- Derivato dal s. f. urna con l’aggiunta del prefisso dopo-.
- Già attestato nell’Unità del 15 febbraio 1981, p. 12, Roma-Regione (Marco Sappino), nella variante grafica dopo urne.