donnita
donnità s. f. inv. L’essere donna.
• Stella Duffy, neozelandese d’infanzia, è giallista, commediografa e cabarettista famosa. Gestisce il sito «Tart City» che s’affeziona a ritratti di eroine avverse a ogni stereotipia della donnità, e in questo attrae e stupisce. (A. S. Laddor, Unità, 30 ottobre 2007, p. 25, Orizzonti) • Dopo omosessuali, vegani e animalisti, non esiste gruppo sociale al mondo più bellicoso delle donne che si crogiolano nella «donnità». Se scrivi delle donne, su cose che riguardano (ma anche che non riguardano) le donne, ti esponi a inevitabili isterismi, prese di posizione rumorose da parte di una minoranza volgare e violenta che pretende di rappresentare una maggioranza di persone ragionevoli e silenziose. (Marco Cubeddu, Secolo XIX, 10 marzo 2014, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. f. donna con l’aggiunta del suffisso -ità.
- Già attestato nella Stampa del 21 luglio 1979, p. 8, Dall’Interno (Lucia Sollazzo).