AGLIO (Allio), Donato Felice
Nacque probabilmente nel 1677 a Milano da Gabriele, "Obristwachtmeister" imperiale a Vienna. Non sembra abbia avuto un'educazione propriamente artistica, ma che abbia cominciato come scalpellino: i primi documenti che lo riguardano (1700) lo dicono marmoraro, attivo nel collegio degli scolopi nella Josefstadt a Vienna. Dopo l'esame di "maestro", nel 1704, si dedicò alla carriera militare; il 17 ott. 1711 otteneva il posto di capomaestro delle fortificazioni nell'ufficio delle Imperiali fabbriche militari a Vienna. Verso il 1700 l'A. aveva sposato, in seconde nozze, Anna Maria baronessa di Beroldingen (m. 1744); la prima moglie era stata una Canon. Dal secondo matrimonio ebbe dodici figli, dei quali il maggiore, Andreas Franz Sebastian (n. 1701), seguì la professione del padre e lavorò dal 1730 al 1736 a Klosterneuburg.
Il suo primo incarico importante fu quello della costruzione della chiesa e del convento delle salesiane a Vienna, per Amalia Guglielmina, vedova dell'imperatore Giuseppe I. Progetti autografi, firmati, sono nell'archivio del convento stesso.
La posa solenne della prima pietra avvenne nel 1717 alla presenza della vecchia impera'trice; nel 1728 fu consacrata la chiesa, nel 1730 terminato il convento. L'edificio è una fusione di convento e di palazzo, del quale può essere considerato prototipo il convento del Val-de-Grâce a Parigi.
Durante la costruzione della chiesa delle salesiane, nel 1723 l'A. fu nominato ingegnere in seconda dell'Ufficio delle fortezze. Nel 1722-23 lavorò a una parziale ricostruzione del castello di Ladendorf nella Bassa Austria. L'opera più notevole dell'A., nonché una delle più grandi ed impegnative imprese del Settecento in Austria, fu senza dubbio la ricostruzione del convento di Klosterneuburg. Nel 1729, come saggio, eseguì la trasformazione barocca del coro e del presbiterio della chiesa, poiché, all'inizio, si pensava solo di eseguire i progetti di J. Prandtauer, del 1706 (conservati nell'archivio di Klosterneuburg).
Nei primi progetti dell'A. (archivio di Klosterneuburg), della primavera 1730, il convento ha pianta rettangolare, su asse verticale; la chiesa occupa una parte dell'asse principale e la sua facciata forma la parte centrale del lato ovest; vi sono quattro grandi cortili di uguali dimensioni.
Nell'autunno 1730, per suggerimento del conte Gundaker Althahn, si ebbe una parziale modifica di questi progetti, nel senso di un adattamento dell'edificio a residenza dell'imperatore Carlo VI (stanze di rapprescmtanza, giardini).
La costruzione procedette poi a intervalli e fu compiuta solo per un quarto.
Per incarico sempre del convento di Klosterneuburg l'A. costruì fra il 1740 e il 1751 il santuario di Maria Bründl nella Bassa Austria e nel 1736 fece un progetto per un convento in Vienna, che però non venne eseguito. Per i cappuccini di Presburgo l'A. ricostruì la chiesa negli anni 1735-37.
Non si è conservato il progetto per l'armeria costruita per l'Ufficio delle fabbriche militari, per la quale l'A. ricevette un pagamento nel 1715.
Nel 1747 l'A. lasciò il suo ufficio militare. Nel "Totenprotokoll" del 1761 è ricordato come "capo ingegnere regio a riposo".
Bibl.: A. Ilg, Die Allio, in Berichte und Mitteilungen des Altertums-Vereines zu Wien, XXIII (1886), p. 115; Id., Die Fischer von Erlach, Wien 1895, passim; A. Hajdecki, Die Dynasenfamilien der italienischen Bau- und Maurermeister der Barocke in Wien, in Berichte und Mitteilungen des Altertums-Vereines zu Wien, XXXIX (1906), pp. 1- 83; Id., Die Salesianerinnenkirche ist doch ein Werk des Fischer von Erlach (conferenza tenuta al Wiener Altertums-Verein il 27/X/1905), ibid., pp. 87-97; W. Pauker, Donato Felice von Allio und seme Tätigkeit im Stift Klosterneuburg, Wien 1907; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p.317.