Dono in denaro o in oggetti per cui non occorrono le forme legali della donazione, per lo più fatto a titolo di ricompensa o di omaggio.
Presso i Romani, elargizione in occasione di trionfi o di importanti avvenimenti fatta dagli imperatori ai soldati spesso per assicurarsi la loro fedeltà.
Contribuzione che, tra la fine del Medioevo e la Rivoluzione francese, era accordata a re e principi per spese eccezionali che, a poco a poco, si trasformarono in ordinarie e permanenti. A volte anziché ai parlamenti i d. furono chiesti direttamente ai comuni, pratica costante nella monarchia piemontese dove i d. si estinsero alla fine del 17° sec., mentre in Sicilia rimasero in vigore fino all’inizio 19° e in Sardegna fino al 1851.