DONARIO (lat. donarium)
Nome che gli antichi davano così all'oggetto offerto in dono agli dei (gr. ἀνάϑημα), come all'edificio, nel quale queste offerte erano esposte e custodite (gr. ϑησαυρός). È tuttavia presumibile che quest'ultimo fosse il significato primitivo della parola, sull'analogia degli altri sostantivi con desinenza -arium, che sempre esprimono il luogo dove sono raccolte le cose espresse dal sostantivo semplice (p. e. arma, armarium; grana, granarium, ecc.), accezione confermata anche dagli scrittori latini. Peraltro non mancano le fonti, che attestano l'uso della parola per indicare doni votivi: donum è termine generico, che si applica a un regalo qualsiasi, mentre per donarium si intendono solo gli oggetti consacrati ai numi, destinati a ornarne le dimore, cioè i templi, e che, essendo proprietà divina, diventano a loro volta oggetto di culto (v. voto: Monumenti votivi).