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DOMIZIA LONGINA

di M. Floriani Squarciapino - Enciclopedia dell' Arte Antica (1960)
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DOMIZIA LONGINA (Domitia Longina)

M. Floriani Squarciapino

Figlia di Domizio Corbulone, costretta da Domiziano a divorziare dal marito per sposarlo (70 d. C.); Augusta dopo il 13 settembre dell'81 d. C.; allontanata da corte per le sue relazioni amorose, vi ritornò nel 90; partecipò alla congiura in cui fu soppresso Domiziano (96). Era ancora in vita nel 126, ma si ha notizia che era già morta nel 140.

Di lei ci sono noti, oltre che le effigi monetarie, numerosi ritratti scultorei riunibili in due gruppi cronologici in base all'acconciatura dei capelli: l'uno, in cui si distingue il ritratto del Louvre, con l'acconciatura a raggiera di riccioli tipicamente flavia, databile agli inizi del regno di Domiziano; l'altro, di cui ricordiamo il ritratto del Museo Capitolino, in cui i capelli già si innalzano verticalmente sulla fronte, secondo la moda traianea, che è da riferirsi agli ultimi anni di regno di Domiziano.

Caratteristiche di tutti i ritratti, sia scolpiti sia sulle monete, sono la piccola bocca serrata, il mento volitivo, il naso leggermente aquilino, la espressione dignitosa e sprezzante.

Bibl.: Monete: H. Cohen, Monn. Emp., I, 534 s.; H. Mattingly, Coins of Rom. Empire in Brit. Mus., Londra 1923, II, pp. 310 s., 349 s., 413 s.; F. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 37; R. West, Röm. Portr., II, 1941, tav. LII, fig. 26-31. Ritratti in scultura: M. Borda, Le famiglie imperiali da Galba a Commodo, Roma 1943, p. 44 s., n. 14 (con bibl. precedente).

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