Figlia di L. Domizio Enobarbo, console nel 16 a. C., moglie di Passieno Crispo, proprietaria degli horti Domitiae in Roma; fu avvelenata dal nipote Nerone, che ambiva ai suoi possessi di Baia e di Ravenna. n La sorella, Domizia Lepida, madre di Messalina, fu fatta uccidere da Agrippina nel 54 d. C.