DOMITILLA (Flavia Domitilla Augusta)
Figlia di Flavio Liberale da Ferento, già amica di un cavaliere sabratense, sposò Vespasiano nel 36-37 e da lui ebbe Tito, Domiziano e Domitilla. Mori prima dell'elezione del marito ad imperatore, cioè prima del 59 d. C.
La sua effigie compare in aurei e denarî coniati da Tito (80-81 d. C.?): colpisce la sua singolare somiglianza con Tito e Domiziano: lo stesso volto appesantito dalla mascella quadrata e dal mento grassoccio e sporgente, lo stesso naso pronunciato, la stessa bocca grande e bonaria; l'occhio è grande sotto l'ampia arcata sopracciliare. Il fatto che l'acconciatura sia quella giulio-claudia con ciocche attorte in riccioli sulle tempie e treccia ripiegata sulla nuca fa pensare che alla base delle effigi monetarie sia un ritratto in scultura eseguito durante la vita di Domitilla. Parecchi ritratti le sono stati attribuiti sulla scorta delle monete: l'unico che alla critica più recente sia apparso sicuro è il busto del Museo Torlonia (Roma) proveniente dalla via Nomentana.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., Berlino-Stoccarda 1889-92, II, p. 29; E. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 33; R. West, Röm. Portr., II, Monaco 1941, p. 36 s., tav. LII, fig. 32 (moneta); M. Borda, Le famiglie imperiali da Galba a Commodo, Roma 1943, p. 36, n. 8 (con bibl. preced.). Monete: H. Cohen, Medailles impériales, I, pp. 427-428; H. Mattingly, Coins of Rom. Emp. in Brit. Mus., II, Londra 1923, 246.