DOMIS (Δόμις)
Scultore greco, di famiglia e origine ignota, attivo a Delfi nella seconda metà del VI sec. a. C., noto per aver firmato una grande base in marmo bianco, rinvenuta a Delfi in due frammenti separati, uno dei quali reimpiegato nella costruzione di un edificio privato. La base non reca alcuna traccia di fissaggio nella parte superiore; in quella anteriore appare la dedica redatta in alfabeto corinzio; infatti il dedicante è un cittadino di Potidea, colonia corinzia. Un poco sotto sta la firma di D., in alfabeto diverso da quello della dedica; non si può determinare perciò la provenienza di D., la cui attività si pone nella seconda metà-fine del VI sec. a. C. in base al ductus dell'epigrafe. Il Marcadé avanza dubbiosamente l'ipotesi di identificare D. con lo scultore Σώμις ricordato da Pausania (vi, 14, 13) come autore della statua di Prokles ad Olimpia.
Bibl.: P. Perdrizet, in Rev. Ét. Anc., I, 1899, p. 208 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. III, 1918, c. 346, s. v.; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 87, nota 13; I. Marcadé, Recueil d. signatures d. sculpt. gr., I, Parigi 1953, 29.