Dominica
Geografia umana ed economica
Stato dell'America Centrale insulare. Al censimento del 2001 la popolazione è risultata pari a 71.727 ab., e un valore analogo è rimasto a una stima del 2005 a causa di un coefficiente di accrescimento annuo bassissimo. Tale andamento è dovuto al consistente flusso migratorio (−9,3‰ nel 2006) e non all'accrescimento naturale, rimasto positivo grazie a un tasso di natalità (15,3‰) superiore a quello di mortalità (6,7‰). Sotto il profilo etnico prevalgono neri e meticci, con esigue minoranze di europei e asiatici. Unico centro urbano rimane la capitale, Roseau (19.700 ab. nel 2002).
Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo secolo l'economia della D. ha attraversato una fase di stagnazione: il PIL, nel periodo 1990-2003, ha registrato un incremento annuo di appena lo 0,6%, ma in questa media è compreso il risultato negativo del 2001 (−4,9%), del 2002 (−2,7%) e quello sia pur lieve del 2003 (−0,4%). Il governo, per contrastare la crisi per lo più determinata dal pesante deficit della bilancia dei pagamenti e dal conseguente elevato servizio al debito, ha promosso, in accordo con il Fondo monetario internazionale, una serie di riforme strutturali in campo fiscale e in quello della Pubblica amministrazione, e ha lanciato un piano di privatizzazioni e di diversificazione agricola raggiungendo dopo due anni dall'inizio del programma di stabilizzazione progressi considerevoli. Il settore agricolo si è basato su alcune colture tradizionali, ma in particolare sulle banane, che tuttavia avevano attraversato un periodo di difficoltà sia sotto il profilo dei prezzi (in discesa sui mercati internazionali) sia sotto quello della produzione, che dalle 64.000 t dei primi anni Novanta è scesa fino alle 34.000 t del 2000 e alle 29.000 t del 2003. Discreta la pesca, destinata al consumo locale, mentre non viene sfruttato adeguatamente il patrimonio forestale. Buona la produzione idroelettrica, pari al 70% della domanda interna: nel 1998 è entrato in funzione anche un impianto per lo sfruttamento dell'energia geotermica a Soufrière, costruito con l'aiuto economico di una compagnia statunitense. L'industria manifatturiera è in crescita, ma gli impianti esistenti riguardavano solo la lavorazione dei prodotti locali. In crescita anche il turismo (in particolare l'escursionismo da crociera, passato da meno di 7000 arrivi via mare nel 1990 a circa 240.000 nel 2000), le attività finanziarie off shore e le rimesse degli emigrati.
Storia
Alla fine del 20° sec. nel Paese si diffuse un generale malcontento provocato dall'inasprimento delle misure di austerità, varate in accordo con i creditori internazionali, e dal coinvolgimento di alcuni esponenti del governo in vari episodi di corruzione. Nel dicembre 1997 venne anche alla luce un'illecita compravendita di passaporti dominicani che vide coinvolti imprenditori e finanzieri stranieri e forze di polizia locali; lo scandalo alimentò i sospetti statunitensi sul coinvolgimento della D. nel riciclaggio di denaro sporco.
In questo clima di incertezza si svolsero le elezioni politiche (genn. 2000) che videro l'affermazione del Labour Party of Dominica (LPD) con circa il 43% dei consensi. Inaugurata un'inedita alleanza con i conservatori del Dominica Freedom Party (DFP), il LPD tornò così al governo dopo venti anni. La guida del nuovo esecutivo fu affidata a R. Douglas, leader del LPD, e, dopo la sua morte (ott. 2000), a P. Charles, che assunse anche la direzione del partito. L'impegno legislativo profuso nell'ostacolare e punire il riciclaggio di denaro sporco e nel regolamentare l'attività bancaria off shore fece sì che il Paese non venisse più considerato ad alto rischio dagli organismi internazionali di controllo. Tra il 2002 e il 2003 la coalizione di governo, indebolita dall'abbandono di alcuni suoi membri, dovette fronteggiare gli scioperi dei lavoratori del settore pubblico contrari alla politica di contenimento dei salari. Nell'ottobre 2003, al termine del mandato quinquennale, il parlamento elesse nuovo presidente N. Liverpool; alcuni mesi più tardi (genn. 2004), la morte improvvisa del primo ministro Charles portò alla nomina di R. Skerrit, designato poco dopo anche nuovo segretario del LPD. Le elezioni generali del maggio 2005 registrarono un nuovo successo del LPD con il 52,1% dei voti e la significativa affermazione del partito di opposizione United Workers Party (UWP) con il 43,6% dei voti.