Banez, Domingo
Teologo spagnolo (Medina del Campo 1528 - ivi 1604). Domenicano (1547), insegnò in case dell’ordine (a Salamanca, 1552-60 e 1571-72; Ávila, dove fu confessore e consigliere di s. Teresa, 1561-67; Alcalá 1567-69; Valladolid, 1573-76) e nell’univ. di Salamanca (1577-1600; dal 1589 sulla ‘prima’ cattedra di teologia). È uno dei principali rappresentanti della rinascita del tomismo, il suo nome è soprattutto legato alla polemica con L. de Molina sul problema della relazione tra grazia divina e libero arbitrio umano, aperta con l’Apologia fratrum praedicatorum (pubblicata nel 1595, scritta in collab. con altri domenicani), tesa a confutare la Concordia liberi arbitrii cum gratiae donis (1588) di Molina: la polemica contrapporrà per secoli gesuiti e domenicani ed è all’origine dell’istituzione della Congregatio de auxiliis divinae gratiae da parte di Clemente VIII. B. insiste sul concetto della sovranità di Dio, l’azione del quale, come causa prima, predetermina o promuove l’atto, pur libero, della creatura; la grazia precede l’atto meritorio dell’uomo, la predestinazione è indipendente dalla previsione, che Dio nella sua prescienza pur fa, dei meriti dell’uomo. Queste dottrine (dette poi bannesianesimo) sono da alcuni ritenute conformi al pensiero di Tommaso d’Aquino, da altri proprie di B. e dei suoi seguaci. Scrisse inoltre, tra l’altro, vari volumi di Commentaria scholastica alla Summa theologiae di Tommaso (Valladolid 1584-94 e in parte pubblicati soltanto nel 1942-44).