Patriota còrso (Bastia 1687 - Torino 1748), di famiglia nobile; console della Spagna a Livorno, poi commissario genovese in Corsica, scoppiata (1729) l'insurrezione dell'isola, tentò un'azione mediatrice tra Genova e i suoi conterranei; al prevalere di questi ultimi, si schierò dalla loro parte e divenne consigliere di stato durante l'effimero regno di Teodoro di Neuhoff (1736). Nel 1744 passò al servizio di Carlo Emanuele III di Savoia, che lo inviò in Corsica per sollevare di nuovo l'isola contro Genova (1745); nominato generale delle truppe insorte, dovette dimettersi perché osteggiato da altri capi còrsi, tra cui G. P. Gaffori. Morì a Torino, dove si era recato per chiedere aiuti.