CANUTI, Domenico Maria
Pittore, nato a Bologna nel 1620, morto ivi nel 1684. Si vuole sia stato iniziato dal Reni, ma il suo stile denota anche altri influssi, mentre la sua gamma argentina e la fervida pennellata continuano anche le qualità migliori di Lodovico Carracci e del Guercino. Fra le moltissime opere ch'egli lasciò a Bologna vanno specialmente segnalate la Morte di S. Benedetto, oggi nella Pinacoteca di Bologna, la S. Cristina per la chiesa omonima, un Giudizio finale nella chiesa della Certosa. Fu a Roma e, appena giunto, vi dipinse il soffitto della chiesa dei Ss. Domenico e Sisto, che ben può essere chiamato il capolavoro della pittura monumentale bolognese in Roma e una delle più insigni opere del genere. Vi ebbe per collaboratori, per quanto riguarda la quadratura, E. Haffner e G. Paganuzzi. Sempre in Roma lavorò per i Colonna e per gli Altieri, e fu fatto accademico di S. Luca. Di ritorno nella città natale eseguì i bellissimi affreschi nella chiesa e nel monastero di S. Michele in Bosco. Il C. lavorò anche per altre città d'Italia e lasciò altresì qualche incisione.
Bibl.: M. Oretti, Notizie de Professori ecc., ms. B 127 della Biblioteca comunale di Bologna, c. 235 segg.; Brizio, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911; E. Gualandi, D. M. C., in Strenna storico bolognese, II (1929), p. 51 segg.