MAGGIOTTO, Domenico
Pittore, nato a Venezia nel 1713 e ivi morto nel 1794. Il cognome originario della sua famiglia era Fedeli, sostituito poi dal soprannome Maggiotto. Fu allievo e seguace di G.B. Piazzetta, alla cui morte (1754) terminò per la chiesa di S. Salvatore una pala lasciata incompiuta dal maestro. Spesso la discendenza dal Piazzetta appare in lui sotto aspetti accademici, con qualche pesantezza e freddezza nel chiaroscuro e nel colore. Tra i suoi quadri d'altare è specialmente significativa la pala della chiesa della Pietà raffigurante un miracolo di S. Spiridione. Eseguì poi un gran numero di quadri di genere a mezze figure, frequenti nelle raccolte e spesso ritenuti del Piazzetta; diversi furono riprodotti dagli incisori e apprezzati anche per il loro significato allegorico. Fu in complesso artista di second'ordine, senza originalità.
Suo figlio, Francesco, nato a Venezia nel 1738 e ivi morto il 13 settembre 1805, tardo continuatore della corrente piazzettesca, contaminata di neoclassicismo, in generale con assai mediocri risultati, ha dipinti a Venezia nelle chiese di S. Lazzaro degli Armeni, di S. Giovanni Novo, di S. Francesco della Vigna, di S. Servolo, ecc. Dei varî suoi ritratti è da ricordare quello di un cardinale, nella galleria Querini-Stampalia. Tra i suoi allievi ebbe, dal 1802 al 1804, il giovinetto Francesco Hayez.
Bibl.: H. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929. Inoltre: R. Pallucchini, in Rivista di Venezia, 1927, pp. 13 segg., 143 segg.; 1933, pp. 485-495; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano e Roma s.a. (1927); G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona 1929; Tessier, Di F. M., in Archivio veneto, XXIII (1882).