Gundisalvi, Domenico
Filosofo ed erudito (sec. 12°). Tradusse opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia, uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì un prezioso tramite tra la filosofia aristotelico-platoneggiante degli Arabi e la cultura latina. Importanti sono soprattutto le sue traduzioni, compiute in collab. con l’ebreo Giovanni Ispano: quella del De scientiis di al-Fārā ′ bī; delle Intenzioni dei filosofi di al-Ghazzālī; della logica, della metafisica e di parti della fisica del Kitāb ash-Shifā’ di Avicenna; della Fons vitae di Avicebron. Dei trattati originali, che sono talora compilazioni e talora svolgimenti di problemi posti da pensatori arabi (in partic. sotto l’influsso platonizzante di Avicenna e Avicebron) si ricordano: De unitate (erroneamente attribuito a Boezio); De processione mundi, interessante tentativo di connettere e armonizzare la dottrina cristiana della creazione con l’emanatismo neoplatonico-arabo di Avicenna e di Avicebron; De anima; De immortalitate animae, le cui argomentazioni ebbero molta fortuna ed esercitarono vasta influenza (per es., su Giovanni de la Rochelle, Bonaventura, Alberto Magno); De divisione philosophiae, in cui è palese l’influsso di molti autori arabi (specialmente al-Fārā ′ bī) oltre che latini, in cui pone alla base della sua concezione metodologico-didattica il sistema scientifico dell’aristotelismo, in luogo dello schema tradizionale del trivio e del quadrivio.