Guerri, Domenico
Critico letterario (Anghiari 1880 - Firenze 1934), professore nelle scuole medie. Esercitò la critica letteraria con particolare interesse per i primi secoli, ponendosi non di rado contro corrente, e sostenendo tesi spesso non convincenti.
Nel volume Di alcuni versi dotti nella D.C. (Città di Castello 1908) raccolse alcuni studi riguardanti: Papé Satan, papé Satan Aleppe!; Il nome adamitico di Dio: De Vulg. Eloq. I, IV; Par. XXVI, 124-138; La lingua di Nembrot: Inf. XXXI, 67; Il piè fermo: Inf. I, 30; e Cinquecento dieci e cinque: Purg. XXXIII, 43. Per la prima questione il G. propone di leggere il verso: " Oh Satana, oh Satana Dio ", considerando l'espressione uno sfogo immediato piuttosto che il principio di un discorso logico, mentre le parole di Nembrot suonerebbero pressappoco: " genti; e che ! abbandonate il gran lavoro? ". Con il medesimo criterio di recuperare la cifra della cultura e della dottrina di D. vengono spiegati anche gli altri problemi.
L'opera più importante del G. fu dedicata al commento dantesco del Boccaccio (Il Commento del Boccaccio a Dante. Limiti della sua autenticità e questioni critiche che n'emergono, Bari 1926, e l'edizione critica del medesimo da lui curata, ibid. 1926). Il G. nega l'autenticità di quasi la metà del Commento, ponendo in evidenza il forte elemento di sapore ecclesiastico, stridente con l'immagine che egli si era fatta del Boccaccio, e la presenza di non pochi errori e deformazioni di altri testi boccacceschi. Sta di fatto, però, che la tesi del G. è ritenuta oggi sostanzialmente infondata, come ha dimostrato il Padoan. Il G. curò anche un'edizione della Commedia (Bari 1933), nella quale diede un testo che è in più punti differente rispetto a quello della Società Dantesca Italiana, specialmente per quello che lo studioso chiama " il colorito ortografico e linguistico " e per l'uso dell'interpunzione. Nel volume La corrente popolare nel Rinascimento (Firenze 1931) negò la paternità dantesca dei sonetti della tenzone con Forese e collocò tutti i componimenti in questione nell'età del Burchiello. Curò anche un'edizione della Vita Nuova (Napoli 1922).
Bibl. - Barbi, Problemi II 187-214; U. Cosmo, Guida a D., a c. di B. Maier, Firenze 1962, sub v.; S.A. Chimenz, Trecento, in Un cinquantenario di studi sulla letteratura italiana (1886-1936), I, ibid. 1937, 168-169; A. Vallone, La critica dantesca contemporanea, Pisa 1953, 139-140; G. Padoan, L'ultima opera di Giovanni Boccaccio: ‛ Le Esposizioni sopra il Dante ', Padova 1959; Esposizioni sopra la Comedìa di D., a c. di G. Padoan, Milano 1965. Vedi anche G. Billanovich, La leggenda dantesca del Boccaccio, in Prime ricerche dantesche, Roma 1947.