Scrittore italiano (S. Casciano in Val di Pesa 1877 - Greve 1956). Passato dall'ateismo alla fede, diede al suo cattolicesimo, specie sull'esempio di L. Bloy, le forme di una vigorosa polemica, sia nel più noto dei suoi libri, L'ora di Barabba (1920), sia, con qualche attenuazione, nei volumi successivi: Tizzi e fiamme (1925); Polvere dell'esilio (1929); Pensieri di un malpensante (1936); Raccontini rossi e neri (1937); Nuovi pensieri di un malpensante (1947), ecc. Ricordiamo inoltre: Dizionario dell'omo salvatico, in collaborazione con G. Papini, rimasto al I vol. (1923); e le Poesie (1932). È stato anche edito (3 voll., 1984-91) l'ampio Carteggio (1913-55) di G. con Papini.