GABRIELLI, Domenico
Musicista, nato a Bologna nel 1659 e quivi morto nel 1690. Fu operista fecondo, ma s'illustrò soprattutto come violoncellista. Fece parte dell'Accademia dei Filarmonici e fu addetto alla Cappella di S. Petronio. Occupato a comporre e a mettere in scena molti suoi melodrammi nei teatri di Venezia, di Torino e di altre città italiane, condusse vita nomade e solo negli ultimi anni si fissò stabilmente alla corte di Modena, dove fu amatissimo e assai apprezzato.
Tra i suoi melodrammi ricordiamo Clearco in Negroponte (1685), Teodora Augusta (1687), Flavio Cuniberto (1688). Numerosi sono i suoi Oratorî e le Cantate. Ma il maggior titolo di celebrità gli è venuto dall'essere stato il primo a trattare il violoncello come strumento solista e da concerto, scrivendo mirabili Arie a violoncello obbligato. La maggior parte della sua copiosa produzione è inedita nella Biblioteca Estense di Modena. Furono pubblicate soltanto due raccolte, una strumentale (Balletti, gighe, correnti ecc., Bologna 1684) e l'altra vocale (Cantate a voce sola, ivi 1691). Una conoscenza maggiore delle sue opere confermerebbe molto probabilmente la fama che godette presso i contemporanei.
Bibl.: F. Vatielli, Primordi dell'arte del violoncello, Bologna 1918.