Fioravanti, Domenico
Italia • Novara, 31 maggio 1977 • Specialità: 100 m, 200 m rana
Alto 1,86 m per 76 kg, ha costituito con Alberto Castagnetti un binomio di formidabile consistenza tecnica. Iniziò a nuotare con Paolo Sartori, che lo indirizzò al tecnico veronese nel 1995. Dal settembre 2001 ha rappresentato il Circolo canottieri Aniene di Roma. Domenico Fioravanti, considerato il numero uno del nuoto italiano di sempre, è stato costretto a lasciare la scena agonistica alla vigilia dei Giochi Olimpici di Atene 2004 per una patologia fisica che non lo rendeva più idoneo alla pratica agonistica di alto livello.
Il punto culminante della sua carriera fu certamente il duplice successo olimpico nei 100 e nei 200 m rana durante i Giochi Olimpici di Sydney: un evento mai registrato nella storia delle Olimpiadi moderne. Fioravanti è anche il primo italiano della storia ad aver vinto una medaglia d'oro nel nuoto ai giochi olimpici. La sua crescita internazionale prima di Sydney era stata scandita da queste tappe: quinto agli Europei di Siviglia nel 1997; quinto ai Mondiali di Perth nel gennaio del 1998; primo agli Europei di Istanbul (primo oro europeo per l'Italia nella rana) e terzo nelle graduatorie mondiali di fine anno nel 1999; ancora campione europeo a Helsinki nel luglio 2000. A Sydney Fioravanti fu in assoluto il miglior nuotatore dei Giochi dopo l'olandese Van den Hoogenband. Nel corso dell'Olimpiade australiana, oltre all'olandese, soltanto lui e lo statunitense Lenny Krayzelburg realizzarono l'impresa di vincere 2 medaglie d'oro individuali; ma la pericolosità degli avversari affrontati e battuti da Fioravanti era superiore a quella degli avversari di Krayzelburg, e il distacco inflitto ai suoi avversari fu maggiore di quello ottenuto dallo statunitense.
Il 17 settembre 2000 Fioravanti regalò all'Italia la prima medaglia d'oro del nuoto entrando nella storia con la vittoria nella finale olimpica dei 100 m rana. Dopo aver controllato gli avversari nella prima vasca, si produsse in una seconda metà di gara di incredibile efficacia: né il russo Roman Sludnov, primatista del mondo, né lo statunitense Ed Moses, allora il secondo miglior specialista di ogni epoca, poterono fare nulla per resistergli. Fioravanti nuotò con una progressione tanto intelligente quanto irresistibile nei tre turni di gara: fu capace di migliorare per tre volte il primato italiano, fino a pervenire alla terza prestazione mondiale di ogni epoca e al record olimpico (1′00,46″), sempre realizzando il miglior tempo fra tutti i contendenti in ogni turno di gara. Egli aggiunse così all'oro conquistato nelle due ultime edizioni degli Europei il sigillo di un successo senza precedenti. Sorretto da una classe cristallina e in possesso di una tecnica senza eguali, Fioravanti, al momento della vittoriosa Olimpiade di Sydney, era seguito ormai da quattro anni da Alberto Castagnetti, il tecnico più vincente d'Italia, con titoli internazionali di grande prestigio e metodi di preparazione largamente innovativi. Castagnetti fu estremamente esigente e pretese sempre molto dal suo campione, di cui conosceva lo straordinario potenziale. Egli programmò le prestazioni di Fioravanti in modo perfetto, facendolo partecipare ai Campionati Europei di Istanbul senza pretendere la condizione ottimale, ma chiedendo comunque la vittoria. Fioravanti seppe padroneggiare lo stress competitivo e fu capace di conservare la lucidità in ogni fase; fu inoltre in grado di sviluppare in finale il suo piano tattico, che consisteva nello sfruttare la sua tecnica superiore economizzando lo sforzo nei primi 50 m, anche a costo di lasciare agli avversari qualche vantaggio. Con estrema precisione, dopo aver virato a ridosso dei rivali senza aver dato fondo alle sue riserve energetiche, sviluppò nella seconda vasca il suo attacco in progressione, alzando la frequenza a limiti impossibili per i rivali. Dopo questa impresa, Fioravanti era atteso con estremo interesse alla prova dei 200 m rana, nella quale era confinato ai margini del pronostico dalla stampa internazionale specializzata; al contrario lo staff tecnico azzurro, e Castagnetti in particolare, ritenevano quella prova addirittura più idonea agli straordinari mezzi tecnici del fuoriclasse di Novara.
Nella finale Fioravanti diede una superba dimostrazione delle sue doti tecniche e della sua maestria tattica. La distribuzione dello sforzo fu magistrale; le ultime due frazioni di gara furono più veloci della seconda. Il tempo conclusivo fu uno straordinario 2′10,87″, con cui l'atleta italiano divenne il secondo migliore specialista di ogni epoca della distanza, conquistando contemporaneamente il titolo olimpico e il primato europeo. Nella stessa gara arrivò terzo l'altro azzurro, Davide Rummolo.
L'altra grande impresa internazionale di Fioravanti fu vissuta a Fukuoka (Campionati Mondiali 2001), dove il fuoriclasse azzurro arrivò con una preparazione largamente incompleta per un infortunio alla spalla conseguente a una contusione. Egli si oppose comunque con tutta la sua classe al fortissimo rivale russo Sludnov nei 100 m rana, conquistando una splendida medaglia d'argento e nuotando per soli tre centesimi di secondo al di sopra del primato di Sydney. Fu quarto nei 200 m rana, disputati subito dopo i 100 m, dando un innegabile vantaggio (tre turni di impegno ad altissimo livello, tra batterie, semifinali e finali) a quegli specialisti della doppia distanza che non avevano disputato i 100 m. Nell'ultima giornata di gara, firmò un capolavoro tecnico nei 50 m rana, conquistando un'inattesa quanto splendida medaglia di bronzo: uscì quindi dal Mondiale con due medaglie e un quarto posto.
Il 2002 fu l'anno in cui divenne evidente che l'incidente alla spalla aveva avuto conseguenze ben più gravi del previsto. Costretto a interrompere la preparazione e ad affrontare un intervento chirurgico, Domenico saltò i Campionati d'Europa di Berlino, programmando il suo recupero nel 2003 per poter affrontare l'anno olimpico in piena efficienza atletica.
Il rientro ad alto livello avvenne ai Mondiali di Barcellona del luglio 2003, cui Fioravanti arrivò con soli tre mesi di preparazione. Con queste premesse, il sesto posto ottenuto nella finale dei 100 m rana e il tempo con cui siglò questo risultato, prossimo al minuto e un secondo, ebbero il sapore di un'impresa.
Motivato dal risultato di Barcellona, Fioravanti tornò in Italia e si presentò ai Campionati italiani assoluti estivi di Riccio- ne del 2003 determinato a lasciare il suo nome nell'albo d'oro. L'esito risultò del tutto soddisfacente: fu uno dei quattro atleti che realizzarono due vittorie in campo maschile.
In autunno, dopo una gara sui 50 m rana di grande contenuto tecnico, Fioravanti fu sottoposto ai normali accertamenti per il rilascio dell'idoneità agonistica e, a seguito di alcuni esami che rivelarono l'avanzamento di una patologia cardiaca con cui conviveva senza problemi da parecchi anni, fu costretto a interrompere l'attività sportiva. Fioravanti ha vinto a livello individuale due titoli olimpici; una medaglia d'argento e una di bronzo a livello mondiale in vasca grande e una d'argento in vasca corta; due titoli di campione europeo e una medaglia d'argento in vasca grande e altrettanti nelle manifestazioni in vasca piccola. Ha poi conquistato due medaglie d'argento con le staffette in sede di campionato europeo in vasca corta. A livello nazionale ha vinto, individualmente, dodici titoli assoluti estivi, dodici primaverili e otto invernali; ha battuto tredici primati italiani in vasca grande e nove in vasca piccola. Ha inoltre migliorato un record olimpico e un record europeo.