Poeta (Firenze 1404 - Roma 1449), di professione barbiere. Nemico dei Medici, dovette lasciar Firenze nel 1434. A Siena per la sua condotta scapestrata subì nel 1439 il carcere; si trasferì a Roma nel 1445. Gli si attribuiscono circa 350 sonetti, quasi tutti caudati, ma solo circa 150 sono certamente suoi. Il B. scherza sulle traversie della sua vita o satireggia uomini del suo tempo con difficili doppî sensi e allusioni per noi oscure, ma probabilmente chiare ai contemporanei; indecifrabili anche a questi, invece, altri sonetti tessuti di riboboli e ghiribizzi senza senso. Questo genere di rimare, già trattato dal Sacchetti e da un Orcagna, a Firenze si diceva "alla burchia", da cui deriverebbe il nomignolo del B.: ma non è da escludere l'ipotesi inversa.