CASTELLI, Domenico detto il Fontanino
Architetto. Operò dal 1619 al 1621 in Faenza dove eresse la fontana di Piazza Grande: e, dal 1624 al 1657, anno della sua morte, in Roma, dove in qualità di architetto della Camera apostolica diresse i lavori di restauro del battistero Lateranense (1629-1635) e di S. Urbano alla Caffarella (1637), la spoliazione dei bronzi del Pantheon (nel 1633-1634 diede il disegno delle lapidi che la ricordano) ed ebbe parte nei lavori di palazzo Barberini. Costrusse la facciata di S. Anastasia (1636; secondo altri dell'Arrigucci), la chiesa di S. Girolamo della Carità (1654), l'altar maggiore e le cappelle laterali accanto all'altar maggiore nei Ss. Cosma e Damiano. In Monterotondo, sempre per incarico di papa Urbano VIII, costruì la chiesa. Disegnò un volume d'incisioni, rimasto inedito, che riproduce le fabbriche fatte erigere da papa Urbano VIII.
Bibl.: G. Baglione, Vite dei pittori, scultori, architetti ecc., Roma 1642; O. Polla, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912; id., Die Kunsttätigkeit unter Urban VIII, Vienna 1928, passim.