CUCCHIARI, Domenico
Generale, nato a Carrara il 24 luglio 1806, morto a Livorno il 19 gennaio 1900. A venti anni si addottorò in diritto nell'università di Pisa. Scoppiata la rivoluzione a Modena nel 1831, accorse ad arruolarsi nelle legioni volontarie levate dall'ex-generale napoleonico Zucchi. Vinta l'insurrezione, disciolti i corpi volontarî, il C. passò in Portogallo e poi nella Spagna, raggiungendo il grado di tenente colonnello nell'esercito d'Isabella II. Nel maggio del '48 rientrò in patria, chiamato dal Mazzini a nome del governo provvisorio della Lombardia, ma tanto lui quanto il Cialdini, reduce anch'egli dalla Spagna, ebbero tiepide accoglienze. Andò allora a Modena, dove quel governo provvisorio gli affidò il comando di un reggimento di stanza a Bozzolo. Finita la guerra, si trasferì a Torino e Carlo Alberto lo destinò al comando di un reggimento della brigata Piemonte. Promosso generale di brigata, fu con questo grado alla campagna del 1859 e si batté eroicamente a S. Martino, così da meritare la promozione a generale di divisione sul campo. Nel 1860 fu inviato al Parlamento dagli elettori della nativa Carrara. Nel 1865 fu nominato senatore. Alla campagna del 1866 prese parte quale comandante del II corpo d'armata, agli ordini diretti del La Marmora, lungo il confine del Mincio. Non partecipò alla battaglia di Custoza, essendogli stati assegnati in quel giorno (24 giugno) altri compiti.
Bibl.: G. Sforza, Esuli estensi in Piemonte dal 1848 al 1859, in Arch. emiliano d. Risorgimento naz., I, Modena 1907.