CHIODO, Domenico
Nipote di Agostino (v.), nacque a Genova nel 1823. Entrò nel genio marittimo sardo, dal quale passò nel genio militare come sottotenente, quando le due specialità furono unite. Fu dapprima a Genova alla dipendenza del proprio padre, Giovanni Battista, che vi era direttore del genio militare; nel 1851 fu inviato in Inghilterra a scopo di studio e ritornatone fu assegnato alla direzione del genio di Spezia, ove si voleva costruire un modesto arsenale marittimo nei seni del Varignano e delle Grazie. Egli però, con sano intuito delle future necessità della marina, lottò per la costruzione di un grande arsenale nel fondo del golfo. Il ministro Cavour prima, poi il Menabrea, approvarono la sua idea e la fecero propria, sicché il progetto da lui elaborato fu approvato dal parlamento dopo lunghi dibattiti nel 1861. Ebbe così origine quel grandioso arsenale, i cui lavori egli diresse alacremente per otto anni e che costò circa cinquanta milioni. Promosso generale nel 1866 ebbe parecchi incarichi all'estero; e partecipò, invitato ufficialmente, all'inaugurazione del Canale di Suez, di dove fece un'escursione nell'Alto Egitto, ritornandone in cattive condizioni di salute. Morì nel 1870.